ITALIAN GREEN DISTRICT IN MAROCCO
TYPE: COMPETITION – 1st Prize
CLIENT: KENERGIA s.r.l.
LOCATION: Casablanca, Morocco.
PROGRAM: PLOT: m² 24.000 BUILDINGS: m² 6.400 INDUSTRIAL, WORKSHOPS, OFFICES
DESIGN: 2016
DESIGN TEAM: FRANCESCO NAPOLITANO, FABIO SATRIANO, MICHELANGELO SABUZI GIULIANI, CLAUDIA SCIPIONI, ALESSANDRO BARILE
L’idea.
Poiché la forma e il contesto del lotto sono ipotetici, riteniamo profondamente che il progetto non debba
riguardare la forma o l’architettura della città, altrimenti sarebbe autoreferenziale o arbitrario. Il progetto deve
anzi riguardare un modulo ripetibile di un ipotetico sistema urbano: l’ “Italian Green District” è inteso in
questa sede come un elemento di un più ampio tessuto, come una stringa dell’analisi di un codice DNA, che,
soltanto quando è aggregata con tante altre costituisce un sistema compiuto.
Come una stringa, il lotto è quindi di tipo lineare, come se il progetto riguardasse solo una strada di un
sistema più grande. È un rettangolo lungo 402 m e largo 60 m, orientato sull’asse Nord-Sud. Gli elementi
che costituiscono il suo codice sono gli edifici, il verde, i parcheggi, i sistemi fotovoltaici e i percorsi.
Se più lotti, con diverse disposizioni di elementi, vengono aggregati sull’asse Est-Ovest si ottiene un sistema
più ampio, un embrione di città. Se i lotti vengono aggregati sull’asse Nord-Sud si ottiene un sistema urbano
di tipo lineare.
Allo stesso modo, i sistemi ottenuti possono essere tra loro connessi, ad esempio sul modello della città di
fondazione antica con il cardo e il decumano, o secondo altre possibili configurazioni.
La griglia.
Il lotto è diviso secondo una griglia a maglia quadrata che misura 67 moduli x 10 moduli. Ogni quadrato
misura m 6 x m 6. Tutti gli elementi del progetto sono disposti nel rispetto di questa griglia per rendere
possibili diverse disposizioni su diversi lotti.
I pieni.
Gli edifici, gli spazi coperti e i parcheggi coperti sono posizionati sulla griglia e tagliano trasversalmente il
lotto, disponendosi quindi con il fronte lungo esposto a Sud per aumentare superficie captante dei moduli in
copertura. La strada sul fronte ovest, con direzione Nord-Sud garantisce l’accessibilità.
È stato fatto un uso abbondante degli spazi porticati per garantire l’ombreggiamento necessario alle aree di
aggregazione esterne. Gli edifici presentano sezioni con coperture a falde inclinate e orientate verso sud, in
modo da ottimizzare la captazione dei pannelli fotovoltaici. Le coperture inoltre determinano superfici aperte
e chiuse, utili a definire le diverse strategie di ventilazione naturale degli spazi interni.
Gli edifici industriali presentano un tipica copertura a “shed”: i lucernari vengono determinati dall’utilizzo di
elementi portanti in calcestruzzo armato, sagomati a forma di boomerang che consentono la corretta
captazione dei moduli fotovoltaici, l’illuminazione indirette degli spazi interni e la loro ventilazione.
Il sistema di produzione di elettricità.
I pannelli fotovoltaici sono integrati nelle coperture degli edifici e nelle pensiline fotovoltaiche.
Tutti i pannelli sono orientati verso Sud e sono tra loro distanziati secondo la distanza definita dal massimo
ombreggiamento, determinata dall’altezza solare al solstizio d’inverno.
L’elettricità viene prodotta anche attraverso delle piccole centrali di cogenerazione che oltre a produrre
l’energia elettrica forniscono anche l’acqua calda agli edifici. I sistemi fotovoltaici alimentano gli impianti degli
edifici e i sistemi di PV pumping.
Il sistema dell’acqua.
Un canale percorre longitudinalmente il lotto sul fronte Est, in direzione Nord-Sud. Le diramazioni
permettono di accumulare l’acqua in piccoli bacini, utili a distribuire uniformemente l’irrigazione delle zone
verdi e a rendere omogeneo il raffrescamento per evaporazione degli spazi comuni. Le pompe, alimentate
dai sistemi fotovoltaici, prendono l’acqua dagli appositi bacini e la smistano nel sistema di irrigazione delle
aree verdi.
PV Pumping.
Ogni pompa, alimentata dai sistemi fotovoltaici, raccoglie l’acqua e provvede all’irrigazione di tutte le zone
verdi.
Il verde.
Le zone verdi sono disposte trasversalmente rispetto al lotto e sono pensate come dei piccoli orti coltivabili o
frutteti. La loro irrigazione è alimentata dal PV pumping.
I parcheggi.
Le pensiline che coprono i parcheggi sono studiate per ospitare in copertura i pannelli fotovoltaici. La loro
forma e la loro disposizione tra le carreggiate permette la captazione dei moduli solari perché non si
ombreggiano mai, sebbene siano inclinate per ottimizzare il loro rendimento.
Ogni modulo è costituito da telai in acciaio tra loro connessi da travetti e staffe con interasse regolabile per
ospitare il modulo fotovoltaico da cm 100 x cm 160, come anche altri pannelli di diverse misure.
L’energia prodotta viene utilizzata per alimentare gli edifici, il PV pumping e le colonnine per ricarica delle
auto elettriche.