VILLAE MINIMAE
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“Villae Minimae” raccoglie cinque progetti di ville unifamiliari isolate che, per ragioni diverse, non sono stati sviluppati o studiati oltre il grado di definizione della scala 1:200.
In tutti e cinque i casi è stato richiesto di progettare un’appendice distaccata di una proprietà più grande, situata nelle immediate vicinanze dei siti di progetto; per questa ragione le ville non contengono mai più di due camere da letto e gli spazi interni sono ridotti all’essenziale. Oltre alla funzionalità, per ciascun lavoro è stato esplicitamente richiesto che i manufatti fossero pensati come macchine per osservare il paesaggio.
I progetti hanno in comune un approccio di tipo provocatorio e utopico.
Tutti i progetti si basano su una distorsione di una figura geometrica semplice; ogni operazione di distorsione è finalizzata a soddisfare un requisito di panoramicità degli ambienti interni che corrispondono a dispositivi per inquadrare la natura e quindi contemplarla. Queste caratteristiche oggettuali sottolineano, nell’iconografia del progetto, la dicotomia fra natura e artificio.
Le ville, disegnate tra il Gennaio del 2013 e l’Aprile del 2014 sono qui presentate con una selezione di disegni: due schizzi, una schematizzazione dell’operazione di distorsione, piante, prospetti, sezioni e due foto inserimenti. Viste le palesi difficoltà logistiche e normative, questi lavori si limitano ad occupare il territorio di confine tra il caso di studio e il divertissement.
“Villae Minimae” (Small Villas) is a collection of five isolated single-family villas that were developed and studied at a 1:200 scale.
In all five cases, the projects were designed as ‘appendices,’ or as additions detached from larger properties but located in the immediate vicinity of those project sites. Thus, the villas never contain more than two bedrooms, and interior spaces are minimalisic. Beyond to pure functionality, we were explicitly requested to think of these projects as artifacts, or as machines for observing the landscape.
The projects have in common a provocative and utopian approach.
All projects are based on the distortion of a simple geometric figure; each distortion is a device designed to correspond to a panoramic view from the interior space, framing nature and allowing for contemplation of the landscape. This characteristic underlines the iconography of the projects: the dichotomy between nature and edifice.
The villas, designed between January 2013 and April 2014, are presented here with a selection of drawings: two sketches, a diagram of the operational distortion, floor plans, elevations, sections, and renders. Given their conceptual nature, these projects occupy the border between case study and divertissement.
Francesco Napolitano
Architetto
LAD
Laboratorio di Architettura e Design