A-TYPE PENTHOUSE
TYPE: PENTHOUSE, ARCHITECTURE AND INTERIOR DESIGN
LOCATION: ROME
PROGRAM: RESIDENTIAL 150 m², LIVING/DINING ROOM, KITCHEN, 3 BEDROOMS, 3 BATHROOMS
DESIGN: 2016
COMPLETED: 2017
PARTNER IN CHARGE: FRANCESCO NAPOLITANO
TEAM: DOMENICO FARACO, LORENZO PERICOLI
CONTRACTOR: GLEIM s.r.l.
CLIENT: CONFIDENTIAL
La “A-Type Pethouse” è un piano attico, all’interno di un edificio contemporaneo a Roma, circondato da grandi terrazze. L’attico è composto da un soggiorno, dalla cucina e dalla zona notte che consta di tre camere da letto e tre bagni.
Il lavoro fa parte di un progetto più ampio che riguarda un altro attico, di medesime dimensioni ma forma diversa, che si chiama “N-Type Penthouse” e che è stato completato sei mesi prima.
Dal punto di vista architettonico, il lavoro ha riguardato la completa redistribuzione degli spazi e la ristrutturazione integrale dell’immobile; tutti gli spazi sono stati sistemati in posizioni diverse rispetto al layout originale L’operazione progettuale più importante è stata l’aggiunta della grande finestra quadrata che mette in comunicazione visiva il soggiorno con il grande terrazzo. L’idea è quella di trasformare lo spazio in un dispositivo ottico, una macchina per osservare l’esterno.
“Nascondere” è la parola chiave del progetto: più si nasconde, meno si vede e meglio è. Tutte le porte interne sono di tipo “Invisibile”, con profili nascosti, tutti i radiatori Zehnder sono nascosti nelle pareti e coperti. Tutte le luci e i sistemi di raffreddamento sono nascosti nei controsoffitti del soggiorno, mascherati da una trave portante: questo elemento serve anche ad enfatizzare il percorso utilizzato per spostarsi attraverso la casa e collegare la cucina e la terrazza. Tutte le finestre sono profili Schueco neri ad alte prestazioni, con ampie campate per consentire la contemplazione della natura nelle terrazze.
Nonostante il cantiere sia stato lungo e complesso, questo lavoro rappresenta una ricerca della semplicità, un tentativo di ridurre una casa ad un unico semplice concetto. Italo Calvino, nelle Lezioni Americane ha scritto:
“Tra le molte virtù di Chuang-Tzu c’era l’abilità nel disegno. Il re gli chiese il disegno d’un granchio. Chuang-Tzu disse che aveva bisogno di cinque anni di tempo e d’una villa con dodici servitori. Dopo cinque anni il disegno non era ancora cominciato. «Ho bisogno di altri cinque anni» disse Chuang-Tzu. Il re glieli accordò. Allo scadere dei dieci anni, Chuang-Tzu prese il pennello e in un istante, con un solo gesto, disegnò un granchio, il più perfetto granchio che si fosse mai visto”.