L A B O R A T O R I O  D I  A R C H I T E T T U R A  E  D E S I G N

THE PLAN n.49 – APRILE 2011

 

Olgiata Sporting Club

Roma, Italy

LAD Laboratorio di Architettura e Design

Il nuovo centro sportivo polifunzionale Olgiata Sporting Club, progettato da LAD Laboratorio di Architettura e Design, fa  parte del progetto Punto Verde Qualità, con il quale il Comune di Roma si è posto l’obiettivo di tutelare, riqualificare e rendere fruibili alla collettività diverse aree verdi degradate o sottoutilizzate presenti sul territorio comunale.

L’Olgiata Sporting Club è un centro destinato a servire le aree circostanti, strutturato per operare in stretta relazione con le strutture scolastiche presenti nella zona. L’edificio occupa meno del 30% dell’area verde sulla quale è stato realizzato, e ospita al suo interno spazi destinati a numerose attività sportive: nuoto, calcio a cinque, calcio a otto, beach volley, fitness, cui si aggiunge la possibilità di praticare attività terapeutico – riabilitative.

La struttura è articolata in tre blocchi distinti collegati tra loro, orientati in modo da sfruttare al meglio l’illuminazione naturale, adeguata alle diverse funzioni degli edifici, al fine di contenere i consumi energetici: un edificio è occupato dalle piscine, uno è dedicato alle attività di gestione e ricreative, mentre il terzo ospita le palestre. La forma a boomerang delle coperture conferisce slancio e sinuosità alle strutture, integrando l’intero complesso in modo armonico nel paesaggio naturale che lo circonda. Molto particolare è la copertura mobile e motorizzata messa a punto dai progettisti per l’edificio piscine, che all’occorrenza può essere aperta con un sistema a pannelli simili ai flap di un aereo. Questo consente di creare all’interno del volume una ventilazione naturale finalizzata ad ottenere un risparmio sui costi di climatizzazione.

L’orditura portante della copertura in travi di legno lamellare, fornite e montate da Holzbau, segue lo schema statico dell’arco a tre cerniere: le travi, incernierate a terra a un plinto triangolare, coprono una luce di 32 metri per poi appoggiarsi su un grande pilastro in calcestruzzo armato, parte integrante del reticolo strutturale. La scelta del legno lamellare è risultata particolarmente efficace per conferire agli edifici la giusta luminosità e costituisce la trama su cui sono state inserite ampie vetrate, che mettono in comunicazione visiva gli spazi dedicati all’attività fisica indoor con il parco circostante e lasciano filtrare la luce dall’alto, illuminando naturalmente gli ambienti. Il legno lamellare inoltre unisce ai vantaggi formali ottime prestazioni in termini di isolamento termico, acustico, elettrico, ed è un materiale totalmente riciclabile. Le vetrate sono state montate al di fuori del filo esterno della struttura in legno e ancorate a una retrostruttura in acciaio. Questo permette di svincolare i movimenti dovuti alle deformazioni dei diversi materiali e renderli indipendenti l’uno dall’altro, garantendo un risultato finale più durevole.

 

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