L’ARCHITETTO
SI è conclusa la terza edizione di RIUSO_03, il Premio per la Rigenerazione Sostenibile della Città, promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori insieme all’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, Legambiente e con il Patrocinio dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
Le due edizioni precedenti avevano visto la partecipazione, anche internazionale, di oltre ottocento proposte, tra progetti, realizzazioni e tesi di laurea. Quest’anno al Premio RIUSO_03, organizzato insieme al SAIE Salone Internazionale dell’Innovazione Edilizia, sono stati presentati quasi trecento progetti (tutti visibili qui) insieme a quelli delle edizioni precedenti).
Il ventaglio di proposte comprende progetti di riqualificazione funzionale degli spazi urbani, di recupero di aree industriali e militari dismesse, di densificazione della città. Le tematiche dei progetti sono state il riutilizzo dei materiali nei processi edilizi, la valorizzazione delle tecnologie per la sostenibilità, la sicurezza strutturale degli edifici esistenti, il retrofitenergetico, gli edifici a energia quasi zero nzeb, nearly zero energy buildings, le nuove forme dell’abitare, quali co-housing e co-working, il riuso temporaneo. Altre parole e concetti chiave: la mobilità sostenibile, il design for all, la condivisione della città, il metabolismo urbano, smart building e smart city, orizzontale vs verticale, locale vs glocal, i nuovi paesaggi urbani.
Vincitori della sezione architetti sono statiGiuseppe Guerrieri e Valentina Giampiccolo, con un progetto di recupero e riuso edilizio di una piccola parte di tessuto storico a Ragusa. Secondo classificatoAndrea Oliva, con un progetto di riqualificazione di un capannone industriale nell’area Ex-Officine Reggiane a Reggio Emilia. Terzo classificato Michele Manigrassoche ha presentato la riqualificazione di un parcheggio multipiano a San Salvo. Le due Honourable Mentionsono state assegnate a Paolo Belloni per il progetto di trasformazione di un rifugio alpino a Valbondione e aDenis Zanetti per la riqualificazione della Torre Rossa nelle Saline di Comacchio.
Per la sezione università ed enti ha vinto il primo premio la tesi di master di Valerio Galeone, Enrica Ida Campobasso e Alessandra Ziliani con una ipotesi di densificazione del comparto Ater nel quartiere di Tor Sapienza a Roma. Al secondo posto la proposta dell’Associazione di Promozione Culturale “Giardini in transito” per la riqualificazione dell’area di Viale Montello a Milano. Il terzo premio è stato assegnato ex-aequo ad Aitor Martinez, autore della proposta “Plassma Mesh” per Medellin e a Eleonora Montalbano per la tesi di laurea “Waste is More”, il riuso dei rifiuti per il progetto di una biblioteca temporanea. La Honourable Mention è stata assegnata a Chiara Tonelli per il progetto “RhOME for DenCity” già vincitore del prestigioso Solar Decathlon Europe 2014.
Ecco ora una breve riflessione degli altri membri della Giuria sulla qualità dei contenuti espressi da questa edizione del Premio RIUSO.
Edoardo Zanchini, vicepresidente Legambiente
Lanciare il Premio Riuso è stata una giusta intuizione da parte del Consiglio Nazionale Architetti. Lo dimostra il successo dell’iniziativa, con centinaia di progetti e realizzazioni di qualità candidate anche quest’anno. Lo racconta, forse con ancora maggiore interesse, la varietà dei temi affrontati insieme, ovviamente, alla qualità delle soluzioni progettuali che testimonia come la chiave del riuso sia quella più adatta oggi per affrontare le città e il territorio italiano. Per chi, come Legambiente, ha scelto con convinzione di stare accanto al Cnappc e all’Ance e di impegnarsi in questa direzione è la dimostrazione che dobbiamo continuare a spingere innovazioni e semplificazioni che aiutano dicono che la realtà italiana è già molto più avanti di quanto molti abbiano percezione ed è dando spazio e opportunità a questo tipo di interventi che possiamo uscire dalla crisi.
Simone Cola, consigliere nazionale Cnappc
La partecipazione riscontrata al premio RIUSO_03 è stata rilevante, non soltanto dal punto di vista quantitativo ma anche da quello qualitativo. Infatti la necessità d’intervenire in modo consapevole e coordinato sui processi di gestione e progettazione delle trasformazioni territoriali costituisce un’esigenza ormai condivisa da studiosi, progettisti e amministratori. La crisi economica e, soprattutto, una rinnovata consapevolezza rispetto all’indifferibilità di adottare politiche e prassi fondate sulla rigenerazione sostenibile delle città esistenti, hanno iniziato a produrre anche nel nostro Paese una serie di risultati assolutamente apprezzabili. In tal senso, al di là della specifica qualità dei progetti premiati, si deve sottolineare la diffusa condivisione di un’impostazione che informa i lavori presentati dalle università, dagli architetti e dalle pubbliche amministrazioni, verso un approccio integrato alle trasformazioni, finalizzato a fare della sostenibilità ambientale, economica e sociale uno dei presupposti sui quali fondare lo sviluppo del Paese.
Tommaso Dal Bosco, Ifel-Anci
Nel mio lavoro – che è quello di stare vicino alle amministrazioni locali per aiutarle a coltivare iniziative di trasformazione, riqualificazione, efficientamento, insomma tutto ciò che oggi va sotto il nome di “rigenerazione urbana” – ultimamente mi sono spesso lamentato che, da troppo tempo, si parla e basta. E mi è accaduto più di una volta di trovarmi in consessi, anche sedicenti (o se credenti) molto prestigiosi, con tutti i più elevati rappresentanti delle categorie in gioco e di riconoscerli (riconoscerci) ormai come una compagnia di giro che va ad ammannire lezioni un po’ a tutti sul come si fa o si dovrebbe fare.E questo, bisogna ammetterlo, è un fallimento. Vuol dire che, nella nostra funzione di corpi intermedi, di rappresentanza, non siamo stati in grado – pur nella generale depressione, degenerata ormai in crisi epocale – di elaborare approcci innovativi e più produttivi ai temi dello sviluppo locale che costituiscono il presupposto strutturale della vitalità rigenerativa delle comunità urbane o rurali che siano. Eppure un armamentario strumentale estremamente sofisticato, e anche efficiente, nelle dinamiche produttive globali esiste. Peccato che noi, invece che utilizzarlo, abbiamo finito per esserne utilizzati e a subirne gli aspetti finito per esserne utilizzati e a subirne gli aspetti speculativi e degenerativi.
“Riuso” è la prospettiva che ci rimane e sulla quale provare ad applicare questo armamentario che comporta, sia detto, anche un cambio di passo culturale e metodologico. Per me la sfida è stata quella di cercare di rintracciare nei progetti, non tanto e non solo il design, non solo e non tanto la creatività estetizzante e compiaciuta, non tanto e non solo la cosmesi paesaggistica che comunque sono e restano componenti essenziali dell’architettura: ma soprattutto la capacità di inventare nuove funzioni o, meglio, di reinventare modalità di esercizio (e finanziamento) delle stesse funzioni fondamentali del patrimonio urbano. Il recupero fatto con i soliti incubatori, centri polifunzionali o improbabili musei, quand’anche capace di evocare paesaggi urbani più gradevoli, rischia di essere una prospettiva consolatoria, un’illusione che genera progetti, ma non opere né, tantomeno, vera rigenerazione.
PREMIO RIUSO_03
Sezione Architetti
1° classificato
Casa DCS. Progetto di recupero e riuso edilizio. Nuove forme dell’abitare, Ragusa 2014. Progetto Giuseppe Guerrieri, Valentina Giampiccolo
2° classificato
Tecnopolo per la ricerca industriale. Riqualificazione del capannone 19 dell’area ex Officine Meccaniche Reggiane, Reggio Emilia 2010-2013. Progetto Andrea Oliva, Giacomo Fabbi, Luca Paroli, Marinella Soliani, Leonardo Berni, Marco Pio Lauriola, Studio Alfa
3° classificato
Rigenerazione del parcheggio multipiano, San Salvo (Ch) 2013. Progetto Michele Manigrasso e Andrea Cingoli, con Davide Garbasi, Gaetano Pompilio, Giulia A. Urbano
Menzione
Ostello “al Curò”, Valbondione (Bg) 2013. Progetto Paolo Belloni, PBEB Architetti, Michele Todaro
Menzione
Intervento di ripristino e messa in sicurezza della Torre Rossa nelle Saline Di Comacchio (Fe) 2013-2014. Progetto Denis Zanetti, Sergio Fortini, Elisa Uccellator
Segnalati
Poliba Student Center, Bari 2014. Progetto Lorenzo Netti Netti Architetti, Antonio Verastro, Daniele De Mattia, Valeria De Mattia, Michelangelo Pinto, Graziana Antonella Cito. Collaboratori R. Carlucci, N: D’Auria, R. Ferorelli, M. Mancini, A. Paone, M. Piepoli, ML. Sasso, M. Volsa, G. Volpe
SigarOne. Progetto di riconversione del magazzino ex SIR, Ravenna 2012. Progetto Novostudio Architettura e Territorio
Agopuntura urbana quale strategia di riqualificazione dello spazio pubblico del centro di Firenze,2009. Progetto studiostudio architettiurbanisti, Elisa Palazzo, Bruno Pelucca
Fuoriclasse in giardino. Un allestimento temporaneo per la didattica all’aperto, Bari 2014. Progetto Mariella Annese e Milena Farina Factory Architettura
Riqualificazione di Piazza Castello nel Borgo Antico, Montappone (Fm) 2012-2013. Progetto Fabrizio Fortuna, Roberto Mascitti
Ripristino e manutenzione straordinaria di un ex Lanificio, Rasiglia di Foligno (Pg). Progetto Giovanni Tonti, Maurizio Tonti, Sara Spitella
Progetto di recupero dei piloni dell’ex Ponte Bailey, Roma 2011. Progetto Francesco Napolitano LAD, Michelangelo Sabuzi Giuliani, Maria Carla Lini
Residenza Temporanea di Porta Palazzo, Torino 2011-2013. Progetto Pier Matteo Fagnoni, Fagnoni & Associati Architetti, GPA Ingegneria
Greenapsi – il riciclo dei vuoti urbani come strategia per la città, Roma 2012. Progetto Massimiliano Foffo, Alessandro Lungo
Documento di inquadramento dei prorammi integrati di intervento, Monza 2013. Pogetto Alessandro Alì Ubistudio, ATI Consorzio Poliedra Politecnico Mila, Arturo Lanzani, Christian Novak, Mariasilvia Agresta, Maddalena Leanza, Lara Valtorta
PREMIO RIUSO_03
Sezione Università – Enti – Fondazioni – Associazioni
1° classificato
Tor Sapienza cmyk*/c = ciano m = magenta y = yellow k = key/La chiave del progetto è il colore, Roma 2014. Progetto Valerio Galeone, Enrica Ida Campobasso, Alessandra Ziliani
2° classificato
Giardino Comunitario Lea Garofalo, Milano 2011. Progetto Associazione di Promozione Culturale “Giardini in transito”, Marco Sessa, Giulia Uva, Guido Mozzanica, Matteo Manca, Vincenzo Strambio
3° classificati ex aequo
Plassma Mesh, Medellin (Colombia) 2014. Progetto Aitor Martinez, Graziano Brau Pani, Andrea Palou, Andrea Pala
Waste is More_Il riuso dei rifiuti per il progetto di una biblioteca temporanea, Palermo 2013-2014. Tesi di laurea di Eleonora Montalbano. Tiziana Firrone relatore, Carmelo Bustinto e Filippo Palazolo correlatori
Menzione
RhOME for DenCity, Roma 2014. Progetto Chiara Tonelli, Giuliano Valeri, Barbara Cardone, Chiara Di Battista, Francesca Di Benedetto
Segnalati
Trento, scenari urbani futuri: l’area strategica di Piedicastello, 2013. Tesi di laurea di Roberto Facchini
Retrofit energetico di un edificio scolastico a conformità ecologica nel XVII Municipio di Roma, Liceo
T. Mamiani, 2014. Progetto Ilaria Massini
Seascraper City Mmd, Alang (India) 2014. Progetto Graziano Brau Pani, Aitor Martinez, Andrea Palou Bonitto
Laurentino 38, riqualificazione Leed. Progetto Antonio Paciolla
Un progetto per Grè, Sotto collina (Bg) 2012. Progetto Stefano Rolla, Emanuele Francesco Rondelli
Save Town. Incubatore urbanistico per quartieri in difficoltà, Putignano 2013-2014. Progetto Mariano Intini, Francesca Intini, Gaia Miacola
Zisa_Spazio (in)colto_spazi pubblici e residenze per artisti ai Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo 2014. Progetto Federica Tutino
In/Cubo, Torino 2012. Progetto Gianmaria Mazzei, Chiara Morganti, Viola Gesmundo, Janet Hetman, Carlo Mosseti
A di Città. Casa-Laboratorio della Rigenerazione, Rosarno (Rc) 2012-2013. Progetto Angelo Carchidi, Giovanna Tutino, Ettore Guerriero, Umberto Carchidi, Paolo Damato, Antonia Di Lauro, Elisabetta Nucera
Osvaldo Parco progetti creativi, Udine 2014. Progetto Kallipolis, Etrarte, Cipart