INSIDEART
Lo spigoloso progetto per riqualificare il quartiere romano
Maria Letizia Bixio
Lo Stealth sorvola l’Olgiata
Quando è stato costruito l’esclusivo complesso dell’Olgiata, alle porte di Roma, il rivoluzionario concept abitativo ha attirato molti romani in cerca di spazi verdi dove fuggire dal caos cittadino in un’area appena limitrofa al Gra. Oggi l’Olgiata torna a far parlare di sé. A fronte di un progetto proposto dal comune, Punto Verde Qualità, la società concessionaria Olgiata Verde ha intrapreso una sfida architettonica ed evolutiva per riqualificare alcune zone verdi apportando servizi e funzionalità, sport e commercio. Intanto un enorme centro sportivo dotato di tre piscine, quattro palestre, campi coperti e all’aperto da calcetto, tennis, beach volley. Non solo: la struttura ha le potenzialità per diventare un vero centro di aggregazione periferica. Per aumentare l’autonomia funzionale di quest’area, infatti, sono stati inseriti nella struttura anche un centro fisioterapico, bar, ristoranti e perfino un asilo. L’ulteriore peculiarità del centro è il fatto che rappresenta, nella sua realizzazione, un intervento estremamente ecologico: la struttura è stata infatti dotata del più grande impianto solare termico d’Europa, che impiega il fotovoltaico e la cogenerazione per produrre, da fonti rinnovabili, il 30% del proprio fabbisogno energetico.Un autentico traguardo raggiunto dal LAD, Laboratorio di Architettura e Design, giovane studio romano di progettazione guidato da Simone Lanaro e Francesco Napolitano, che ha ideato e realizzato le architetture di Punto Verde Qualità. Lo stesso pool di architetti e designer si è anche dedicato alla progettazione di un’ulteriore struttura, questa volta finalizzata ad attività commerciali, soprannominata “Stealth”. Il nome ricorda i furtivi caccia statunitensi invisibili ai radar ed è proprio a essi che si è ispirato il disegno dell’ostile e minaccioso colosso piramidale, ad oggi in fase di atterraggio e ultimazione in un’altra zona verde dell’Olgiata . Lo “Stealth” è un’architettura dura e militare, dalle finestre a nastro incastonate nei lunghi lastroni di zinco titanio, dagli spigolosi angoli in vetro, dotato di pensiline che richiamano volutamente i portelloni degli aerei. Una sorta di piramide in prospetto e in sezione, unica architettura in Italia con le facciate inclinate a 45 gradi. Anche Roma, dopo Brasilia, avrà il suo piccolo aereo architettonico.