CORRIERE DELLO SPORT – DOSSIER EDILIZIA
La “forma” del benessere
L’Olgiata Sporting Club è il centro sportivo polifunzionale firmato dallo studio di architettura Lad.
La copertura ricorda un boomerang e conferisce alla struttura slancio e sinuosità.
Il simbolo dell’eccellenza italiana, il Maestro del design nazionale, eclettico e fecondo che nel tempo ha saputo coniugare alla perfezione classicità e modernità, tradizione e innovazione, Gio Ponti, diceva: “Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l’acciaio, non è il vetro l’elemento più resistente. Il materiale più resistente nell’edilizia è l’arte”. E dal concetto di arte nel campo dell’architettura messa a servizio dell’utilità pubblica che è stato studiato e realizzato l’Olgiata Sporting Club a firma dello studio Lad – Laboratorio di Architettura & Design – fondato da Simone Lanaro e Francesco Napolitano. Il centro sportivo polifunzionale rientra in un importante progetto promosso dal Comune di Roma, Punto Verde Qualità 20.12, relativo alle aree verdi insufficientemente attrezzate della città la cui gestione viene affidata, attraverso una concessione, a soggetti privati che hanno la possibilità di realizzare un insieme articolato di servizi di interesse pubblico. La società concessionaria, Olgiata Verde s.r.l., ha affidato l’incarico di progettazione a Lad che ne ha curato l’architettura e il coordinamento generale dei lavori, garantendo un inserimento non invadente degli edifici all’interno delle aree naturalistiche e conservando più del 70% degli 11 ettari totali come spazio verde. Il risultato è una struttura la cui geometria delle coperture, leggere e rivestite di lamiera di zinco di titanio, richiama la forma di un boomerang che conferisce all’impianto slancio e sinuosità adattando le linee alla naturale orografia del sito. Il legno lamellare è il materiale scelto per l’orditura portante allo scopo di conferire nei due edifici simmetrici grandi luci libere, mentre le ampie vetrate mettono in comunicazione visiva gli spazi dedicati all’attività fisica indoor al parco che le circonda. Il centro raccoglie una serie di impianti e strutture dedicate al nuoto, il calcio a cinque, il calcio a otto, il beach volley e il fitness, oltre alle attività terapeutiche come fisioterapia, massaggi, benessere e recupero atleti, da ritenersi direttamente collegate a quelle ginniche. A livello architettonico l’edificio è stato studiato seguendo una strategia di divisione delle diverse funzioni in tre blocchi distinti e fra loro collegati: gli edifici: “1” – contenente due piscine con copertura apribile ed una vasca all’aperto, “F” – contenente le attività di gestione e ricreative – e “G”, che comprende le palestre e le attività terapeutico-riabilitative. L’accesso principale al complesso è l’edificio “F”, di forma esagonale, ai cui lati sono accostate perpendicolarmente le strutture “1” e “G” in modo da garantire all’edificio-piscine il fronte lungo esposto a sud e, al contrario, un’illuminazione indiretta all’edificio-palestre. Il posizionamento del centro, che rimanda ad una forma molecolare, è stato pensato per garantire agli edifici un’illuminazione naturale adeguata che permette così di contenere i consumi energetici.