Il Gazzettino
Il progetto Isole delle laguna
Faro Spignon, il secondo classificato ricorre al Tar: «Idea di miglior qualità»
La società Simerg di Roma, invece, si è classificata sì al secondo posto, ma il progetto è stato giudicato migliore dal punto di vista qualitativo, mentre l’offerta economica dei canoni è stata decisamente più bassa. Quindi alla fine nella somma ponderata tra l’offerta tecnica e quella economica l’hanno spuntata i tedeschi.
Il progetto italiano è stato commissionato allo studio Lad di Francesco Napolitano di Roma, che ha immaginato una struttura con un piano flessibile che potrebbe essere usata sia come abitazione che come spazio espositivo. L’idea è quella di mettere in relazione le proporzioni delle tipiche facciate dei palazzi veneziani con i sistemi costruttivi delle grandi navi. Secondo Napolitano guardando l’edificio frontalmente si vede la stessa alternanza di pieni e vuoti dell’architettura della Ca’ d’Oro o di Palazzo Ducale, mentre osservando l’edificio da tre quarti, la sua immagine ricorda la costruzione di uno scafo. Ma c’è un’altra caratteristica che ha fatto colpo sulla commissione giudicante, ovvero la presenza di un piano flessibile per usi diversi: le pareti mobili interne della struttura consentirebbero di utilizzare gli spazi sia per esigenze pubbliche sia private. Quando le pareti separano le stanze, l’edificio viene utilizzato per scopi residenziali o turistici, altrimenti, quando le pareti mobili scorrono all’interno degli armadi tecnici, lo spazio diventa aperto e può quindi ospitare un’attività espositiva. E potrebbe essere una sede, ad esempio, per eventi collaterali ed esclusivi della Mostra del Cinema o della Biennale.
Raffaella Vittadello