L A B O R A T O R I O  D I  A R C H I T E T T U R A  E  D E S I G N


ESPACE EVENEMENTS DES GLARIERS, “Canopée”

TYPE: COMPETITION – PUBLIC SPACE
LOCATION: AIGLE, CH.
DESIGN: 2016
PARTNERS: LAD + HYPNOS STUDIO, MILAN
DESIGN TEAM: LORENZO PERICOLI, CLAIRE BREUILS, ALESSANDRO BARILE, CLAUDIA SCIPIONI

“La canopée est l’étage supérieur de la forêt, directement influencée par le rayonnement solaire”.

Il tema dell’inserimento paesaggistico costituisce il nucleo portante dei criteri architettonici e delle scelte linguistiche del progetto.
Il futuro Espace Evènements des Glariers apparterrà alla famiglia degli Objets singuliers, una presenza paesaggistica prima ancora che un edificio, capace di imporsi come vero e proprio landmark territoriale.
Un’architettura situata sullo strato superiore del nucleo urbano: come le cattedrali che svettano sopra i tetti dei borghi, si relazionerà tanto al quartiere che lo circonda quanto alla grande scala del paesaggio dello Chablais.
Questa impostazione generale è corroborata dal fatto che la nuova struttura è concepita per servire l’intera regione e non solo l’ambito locale.

Impianto Urbano
Partendo dalle suddette premesse si è immaginato di inserire l’architettura del centro eventi sopra un basamento, il cui piano fondamentale media la quota del camminamento fluviale (Sentier J-C Olivier) con quella stradale (Avenue des Glariers).
Una scelta dettata dal forte rischio di inondazioni e dalla necessità di non effettuare scavi troppo profondi per ospitare i numerosi parcheggi richiesti.
Il lotto è stato utilizzato solo per metà: nelle vicinanze del ponte stradale, l’area a maggior rischio idrogeologico, si è deciso di non costruire fuori terra, ma di lasciar spazio ad un parco, similarmente a come sono trattate le sponde del Grande-Eau in prossimità del centro storico.
Il volume architettonico viene concentrato interamente dopo l’incrocio stradale con lo Chemin de Pré-Yonnet e si sviluppa in lunghezza fino alla piazza della Halle de Glariers.

Architettura
Il progetto architettonico è composto da tre elementi fondamentali: un basamento, il nucleo dell’edificio, contenente la sala eventi e una veste perimetrale.

1_Il basamento
Il basamento riprende fuor di metafora i muretti di pietra che delimitano i vigneti e livellano il terreno collinare di Aigle.
Questo elemento di paesaggio che struttura tutte le colline circostanti è utilizzato nel progetto per gestire la pendenza del lotto; infatti benché poco visibile data la notevole lunghezza, tra un capo e l’altro del sito di progetto ci sono ben 4 metri di dislivello.
La quota di ingresso al lotto per chi arriva dalla Place Mex (+414 m) è la quota fondamentale del progetto: da lì il pedone raggiunge l’ingresso dell’edificio e accede alla sala eventi totalmente al piano.
Il basamento ha dunque un livello superiore costantemente pianeggiante, mentre il lotto scende in un falsopiano fino a creare una differenza di 4,4 metri in corrispondenza della piazza della Halle de Glariers. Di lì si può riguadagnare la quota superiore tramite una scala a gradoni dalla lieve pendenza (16%).
All’interno del basamento trovano spazio i parcheggi. L’ingresso avviene poco prima dell’inizio della costituenda zona 30 tramite due fornici nel muro di basamento.

2_Il nucleo
Il volume principale dell’edificio, contenente la sala e tutti gli spazi serventi, è denso e compatto, le funzioni sono incastrate l’una nell’altra per ottimizzare lo sviluppo di facciata, la volumetria da scaldare e il numero di collegamenti verticali. È un’architettura di brutale semplicità che demanda l’espressività dell’organismo edilizio alla veste lignea di facciata.
La disposizione degli ambienti segue logiche estremamente stringenti in modo da far comprendere agli utenti l’organizzazione degli spazi in maniera facile e diretta.
Il foyer è un openspace in cui tutte le funzioni pubbliche sono interconnesse e ben visibili.
Vi si accede tramite un’ampia bussola vetrata ed è in diretta connessione con la piazza coperta che funge da filtro tra il parco e l’edificio.
La sala è dotata di tribune telescopiche che si richiudono in un vano profondo circa 2,5 metri, per il resto è totalmente libera.
Per fare in modo che l’acustica sia ottimale l’incontro tra il soffitto e le pareti è smussato con un raggio di 2,5 metri tramite pannelli acustici fonoassorbenti.
La sala si raggiunge di norma dal foyer, ma è prevista anche la possibilità di utilizzare un accesso dall’esterno: infatti lungo il lato dell’edificio che si affaccia verso la strada vi è una grande loggia dalle molteplici funzioni.
In prima istanza contiene la scala che porta dalla piazza del mercato al livello superiore del basamento. Qui sono posizionate le uscite di sicurezza della sala che fungono anche da accesso saltuario per gli automezzi di trasporto. Questo spazio è riparato dalle intemperie grazie ad una pensilina metallica.
Tale pensilina viene sfruttata sul lato superiore sia come terrazza dei camerini che come scala che conduce ai locali soprastanti il foyer e successivamente, ma solo per interventi tecnici, alla copertura.
L’illuminazione della sala e del foyer avviene in maniera naturale, tramite skylight che integrano anche dei sistemi di oscuramento automatizzati.
Alle spalle della sala sono concentrate le funzioni private come i camerini e le sale delle società, le quali hanno un accesso separato nei pressi della piazza della Halle de Glariers.
In previsione della trasformazione della Halle in mercato coperto e della creazione di una nuova piazza, l’attacco a terra del nuovo edificio è pensato come un fondale della piazza stessa: una lunga seduta in nicchia, crea un ambito riparato dagli agenti atmosferici.

3_La veste
Il volume della sala è rivestito di una pelle lignea dalla densa scansione verticale che, lungo tutto il perimetro esterno, funge da diaframma tra gli spazi esterni e quelli interni.
L’iconografia di questa veste trae spunto da una caratteristica del paesaggio che corona il centro urbano di Aigle: le paline verticali a sostegno delle viti.
Esse disegnano come un pettine i vigneti, creando un elemento di tessitura leggera e cangiante.
In questo scenario paesaggistico in cui natura e artificio si fondono, la pelle lignea del nuovo edificio trova il suo volto mutuando l’ossessiva scansione delle paline.
Nel ritmo di pieno e vuoto, l’edificio si smaterializza, rendendo meno imponente la presenza volumetrica della sala eventi.
La veste diventa portale di copertura sia per le facciate corte dell’edificio che in quella lunga che fronteggia il paese.

Costruzione e Materiali
I materiali costruttivi impiegati sono tutti locali.
La pietra che riveste il basamento è la stessa che si ritrova nei terrazzamenti agricoli.
Il nucleo principale è costruito da un telaio di cemento armato e tamponature cieche munite di cappotto termico e intonacate.
Pochi ma grandi serramenti metallici a taglio termico e muniti di vetri basso-emissivi intervallano le pareti.
La veste è costituita da portali in legno lamellare con anima d’acciaio.

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