L A B O R A T O R I O  D I  A R C H I T E T T U R A  E  D E S I G N

Grazie al Premio Vocazione Roma, che abbiamo vinto il 27/11/2011 per il progetto di recupero dei piloni del Ponte Bailey, ora siamo su Roma Provincia Creativa.
L’intervista approfondisce i contenuti che abbiamo cercato di sintetizzare nel nostro video.
I soci dello studio LAD hanno spiegato com’è nata l’idea del progetto. L’architetto Francesco Napolitano ha raccontato: “Per anni ho giocato a calcetto con i miei amici nei campi del circolo sportivo “Bailey”. Prima di iniziare la partita facevamo sempre un po’ di palleggi nel piazzale davanti al pilone nord (quello sul quale vorrei posare la piattaforma); ma non lo avevo mai notato perché giocavamo sempre di sera. Poi una volta il pallone è finito dietro alla staccionata e mi è toccato andarlo a riprendere vicino alla riva, così mi si è aperto davanti lo scenario dei tre appoggi orfani del loro ponte. Non ne sapevo niente e sulle prime ho pensato che una simile assurdità potesse essere solo il risultato di una operazione edilizia dissennata: invece no! Il ponte una volta era lì per davvero! Così tornando a casa mi sono chiesto quale potesse essere un modo per rimediare a quella situazione e ho disegnato la risposta su un pezzo di carta. La mattina dopo discutevo con Simone l’idea del Project Financing.
Simone Lanaro ha altresì definito l’idea del Ponte Bailey una “situazione win-win”, nella quale cioè esistono solo vincitori, sono tutti contenti: la pubblica amministrazione sana una situazione di degrado urbano senza spendere soldi; l’imprenditore che ottiene la concessione di utilizzo del pilone nord, costruisce, crea business e lavoro; il gestore degli spazi polifunzionali avvia un’attività proficua e crea occupazione; la cittadinanza guadagna una piazza pubblica in mezzo al fiume e riconquista la vista su una parte del Tevere bellissima e naturalistica, senza gli argini, ma purtroppo quasi sconosciuta perché è inaccessibile.
Ci teniamo a sottolineare che il 15 Dicembre 2011, dopo tanti anni di silenzio sulla situazione di degrado che vi abbiamo presentato, il Comune di Roma ha dato notizia (utilizzando tra l’altro una nostra fotografia) di voler indire un Project Financing per un progetto che riguarda una struttura sospesa sui tutti e tre i piloni, per un costo di 35 milioni di euro.
La nostra idea prevede di liberare il letto del fiume dai piloni con un progetto più semplice, molto meno costoso e meno invadente;
ciononostante rimaniamo fiduciosi nelle istituzioni, e non perdiamo la speranza di vedere un giorno risolta questa strana disfunzione ambientale ed urbana.

 

 

 

 

 

 

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